Pubblicati da Davide Bertozzi

,

WALL-E: un corso di comunicazione.

Quanto comunica WALL-E, senza parole, e senza voce. Come comunica un robot, con i gesti e le espressioni che rendono il suo design spigoloso più dolce di quello dei pelosissimi personaggi dell’Era Glaciale. Il suo segreto è fatto di movimenti, quasi impercettibili, come la messa a fuoco delle sue lenti o l’inclinazione struggente dei suoi occhi. […]

,

Per colpa di qualche font

È importante distinguere gli apostrofi dagli accenti, perché non sono la stessa cosa. È banale dirlo, eppure… Capita spesso di trovare su riviste, confezioni di prodotti – qualsiasi prodotto – e talvolta anche nei titoli del telegiornale, E’ al posto di È. Questo problema appartiene solo al mondo dello stampatello ed è causato dalla mancanza […]

,

Una storia originale

Perché nessuno chiese a Lazzaro notizie sull’aldilà? Tutti fecero dei gran compimenti a Gesù, meritati, d’accordo. Ma è possibile che a nessuno passò per la mente la curiosità di chiedere una qualche spiegazione? Non so, boh, sarebbe stata una bella storia da raccontare.

,

Dal burocratese all'italiano

Come dice Massimo Birattari nel manuale È più facile scrivere bene che scrivere male, “La semplicità è un importante strumento per comunicare con efficacia”. A pagina 17 affronta subito un argomento che merita particolare attenzione: Il burocratese. A guadagnarsi un nome tanto terribile è la lingua scritta – ma anche parlata – di politici, medici, […]

,

Settembre 2013

Il malumore di settembre comincia con le giornate più corte e le ombre che si fanno subito più lunghe. Porta con sé la consapevolezza che è tardi per fare un sacco di cose. È tardi e basta. Non è un mese che scorre ma piuttosto un paesaggio fermo e deserto, un’immagine panoramica del fatto che […]

, , ,

La solitudine di Gatsby

Servono poche pagine per capire che Il Grande Gatsby è un romanzo straordinario. Ben scritto, ricco di aggettivi ricercati e mai inopportuni, allo stesso tempo leggero e scorrevole. È soprattutto un romanzo di solitudine, i cui personaggi sono tutti inesorabilmente soli, affogati nei vizi e nello sfarzo di una città che pulsa di gente annoiata […]

, ,

Breve dialogo al bar di paese.

Non bisogna credere ai giornali perché sono di parte. Non bisogna credere alla TV perché non è veritiera. Non bisogna credere a internet perché ci scrivono cani e porci. E a chi bisogna credere? Ai nonni. E cosa dicono? Che sono tutti dei bastardi. Tutti chi? Le persone, in generale.

,

Mattoncini Lego

Non è importante quello che crei ma quello che riesci a vedere, oltre. I mattoncini Lego sono una metafora deliziosa e pungente della vita, dell’impegno quotidiano indispensabile per costruire qualsiasi cosa. Perché è davvero difficile concludere un progetto, un lavoro, uno steccato, un libro, una ricetta, esattamente come si vorrebbe. C’è sempre qualcosa che non […]