Strariva: naming e graphic design

Si dice che della vecchia coppia creativa rimanga solo il ricordo. Copywriter e art director non sono più sufficienti per costruire un progetto di comunicazione completo, perché oggi ci sono di mezzo i dati, le intelligenze artificiali e altre figure professionali il cui nome termina spesso con la parola “specialist” (SEO specialist, web marketing specialist eccetera…).

Non voglio fare quello che “era meglio una volta”, perché molto spesso mi trovo a collaborare con persone che svolgono mestieri ai miei occhi “nuovi”, mestieri di cui capisco perfettamente il valore. Continuo tuttavia a svolgere la parte di quello che crede fortemente che bastino quattro mani per erigere le basi di un progetto creativo. Di qualunque cosa si parli, gli strumenti fondamentali che abbiamo a disposizione sono solo due: immagini e parole.

La comunicazione di Strariva, ad esempio, nasce proprio a quattro mani. Il copy e il visual del progetto sono firmati da un copywriter e un art director, precisamente: il sottoscritto e Nicolò Rigobello. Mi piace parlare di “vecchia coppia creativa” perché io e Nicolò abbiamo lavorato insieme in tempi non sospetti (circa dal 2011 al 2014), poi abbiamo intrapreso strade differenti e alla fine ci siamo ritrovati sotto il tetto di Grafite Studio per lavorare a cose nuove, tra queste: Strariva, appunto.

Il progetto

Strariva è un concerto in movimento. Nel senso che c’è una band che mentre si esibisce si muove in un dato perimetro. Per questa occasione si sposta dal punto più a nord a quello più a sud della spiaggia di Cattolica. Circa due chilometri a passeggio con gli strumenti acustici in mano. Non c’è dunque un vero palco perché il palco è rappresentato da tutta la spiaggia di Cattolica. La band cammina sulla riva, e intanto suona, intrattiene, diverte. Fa jazz.

Il naming: come nasce Strariva

Nel briefing di progetto era esplicitamente richiesto di non inserire il genere musicale nel nome. Non dovevo insomma usare la parola “jazz”, perché l’evento potrebbe ripetersi ogni anno, e ogni anno potrebbe avere un genere differente, rock, blues, country, e così via. Questa precisazione mi ha portato a concentrarmi sull’evento in sé, ovvero su qualcosa di anomalo che accade sulla spiaggia di Cattolica. Anomalo, sì, perché di solito un concerto ha un palco, un biglietto, un ingresso, magari un guardaroba eccetera. Qui no, è tutto free: all’aperto, al mare, e ci si sposta avanti e indietro, con i piedi un po’ sulla sabbia e un po’ nell’acqua. È qualcosa di mai visto, o almeno da queste parti. Qualcosa di straordinario.

Dopo anomalo, straordinario è diventata una parola chiave del percorso creativo. Per contestualizzarle le ho provate a fondere con mare, spiaggia, sabbia, onde, tramonto, orizzonte, riva. Assemblando e riassemblando questi termini, sono giunto all’incontro fra straordinario e riva. Da qui è stato facile ricavarne Strariva.

Straordinario + riva

Ci ha pensato poi il payoff Jazz in movimento a precisare il tema. A sua volta, proprio il payoff può adattarsi a eventuali cambiamenti futuri: rock in movimento, blues in movimento e, di nuovo, così via.

Logo e manifesto

Ad occuparsi del progetto grafico è stato invece lillustratore e visual designer Nicolò Rigobello. Il lettering del logo pare appeso su un pentagramma musicale, la posizione delle lettere evoca la forma stilizzata delle onde del mare e anche l’ondulazione della spiaggia di Cattolica (la battigia ha realmente una forma ondulata). I colori, azzurro e rosa, sono quelli dell’acqua. Sì, l’acqua è anche rosa, o almeno al tramonto, orario in cui, guarda caso, si conclude l’evento Strariva.

Il manifesto, realizzato totalmente a mano, strizza l’occhio alle grafiche dei poster di musica jazz degli anni ’60-’70. Qui viene ricostruito il tramonto della spiaggia di Cattolica, con il mare rosa e i musicisti all’opera (accompagnati dagli animali marini, sempre presenti nelle comunicazioni delle città costiere).

La presentazione

Il progetto Strariva è stato presentato il 12 maggio 2023 al Palazzo del Turismo di Cattolica. Per me è stato un momento speciale: era la prima volta che svolgevo qualcosa per la città in cui sono nato e cresciuto. Ho lavorato per Riccione, Ravenna, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Gradara, ma per Cattolica mai, o almeno fino a quest’anno. Confesso che la cosa un pochino mi disturbava. Ma ora il problema è risolto. Pace.

In una giornata di pioggia e di sole, Strariva è stato presentato dalla sindaca Franca Foronchi, dal vice sindaco Alessandro Belluzzi, dalle organizzatrici Daniela, Vanessa e Mirella, e dal direttore artistico Diego Olivieri. Al tavolo del Palazzo del Turismo c’ero anche io e ho avuto l’onore di raccontare il processo creativo che mi ha portato alla costruzione del nome Strariva.

È stato un momento speciale, sarebbe giusto dire straordinario, ma mi rendo conto che la battuta non risulterebbe così originale. Eppure, Strariva si presta proprio a declinazioni simili, addirittura anche a costruzioni come stra-bello, stra-divertente e così via, e quando questo accade, significa che il nome funziona.

Progetto: naming e strategia di comunicazione
Cliente: Le Spiagge di Cattolica
Copywriting: Davide Bertozzi
Progetto grafico: Nicolò Rigobello

Un ringraziamento speciale a Daniela Bartoli, Vanessa Tenti e Mirella Masi per aver creduto in Grafite.